Aiace, il cambiamento e la resilienza

Aiace, il cambiamento e la resilienza

Affrontare il cambiamento

“Non il più forte, il più intelligente vince ma colui che meglio si adatta al cambiamento” sosteneva  Charles Darwin. I cambiamenti molto spesso ci fanno paura, in alcuni casi arrivano a paralizzarci del tutto. C’è un eroe omerico, Aiace, al quale Sofocle dedicò una tragedia; è un’opera profondamente legata alle scosse dell’animo umano, che affronta moltissime tematiche e tra queste c’è proprio quella dell’impossibilità per uno dei più grandi eroi greci di adattarsi al cambiamento.

Aiace e la paura del cambiamento

In questa tragedia, Sofocle mette in scena “l’impotenza dell’uomo di fronte ai cambiamenti profondi del suo mondo”; Aiace è un monolite, è un eroe incapace di adattarsi al nuovo. In questo blog abbiamo parlato delle soft skills e di certo tra le skills di Aiace non c’è la flessibilità.

Ora, sappiamo che il teatro, le tragedie greche in particolare, è una meravigliosa arte e un grandioso strumento perché attraverso l’immaginazione consente di entrare profondamente nelle vicende dell’animo umano, di raccontare la realtà attraverso personaggi che poi diventano eterni. Ma la domanda è, quanto di Aiace c’è nella società moderna? Riusciamo davvero ad affrontare i cambiamenti? Tra le nostre soft skills c’è la flessibilità?

Quali emozioni suscita il cambiamento?

Partiamo da un presupposto inevitabile: il cambiamento innesca delle dinamiche nell’animo umano che riguardano da un lato il desiderio di esplorare, conoscere mondi nuovi, e dall’altro la paura dell’ignoto. Davanti a una novità, a un cambiamento nella nostra vita, che sia lavorativo o emotivo, dentro noi si innesca una danza tra le nostre emozioni; si attivano resistenze, paure, desideri, voglie, mille processi che non sempre sono semplici da governare.

Ci sono persone che come un comandante saldo al timone della propria nave, vedono in un improvviso e necessario cambiamento di rotta, la possibilità di scoprire un nuovo continente. Ci sono quelli invece che riescono a concentrarsi solo su quanto la rotta sarà sbagliata, sull’impossibilità poi di riprendere la giusta via, su cosa ci sarà oltre l’orizzonte.

Quello che tutti noi dovremmo sforzarci di fare non è diventare obbligatoriamente come il comandante desideroso dell’ignoto, ma imparare ad accogliere le difficoltà e vedere in esse un momento di crescita personale. E’ fondamentale guardare dentro le emozioni che proviamo, includerle nel nostro presente senza rifiutarle, imparare ad avviare tutte quelle azioni che possano evitare lo sviluppo di ansia o paura davanti a una novità.

Cambiamento e resilienza

C’è un termine spesso abusato ma molto significativo che è resilienza. E’ una soft skill ormai molto richiesta sul lavoro ma che è fondamentale per la vita di tutti i giorni. E’ un termine scientifico perché indica quei materiali che riescono a subire una modifica o resistere a un urto e poi a tornare alla forma iniziale assorbendo e sfruttando l’energia rilasciata dopo la deformazione.

La resilienza, una soft skill fondamentale

Possedere la resilienza come soft skills significa avere proprio la capacità di cui stiamo parlando: adattarsi ai cambiamenti, non lasciarsi prendere dall’ansia o dallo scoraggiamento davanti a una novità e, anzi, reagire o riuscire a trarre un insegnamento dai cambiamenti. Possedere la resilienza come soft skill è un vantaggio enorme tanto sul piano lavorativo quanto su quello personale perché prima di tutto non ci fa vedere nel cambiamento un mostro a tre teste ma un’opportunità. La resilienza ci fa essere un po’ meno Aiace e un po’ più quel capitano capace di prendere con entusiasmo una rotta nuova e inaspettata.

C’è una canzone meravigliosa di Mercedes Sosa, cantata in italiano da Ginevra Di Marco, che si intitola “Todo cambia”. Uno dei passaggi più belli di questo brano dice:

“Cambia lo superficial
Cambia también lo profundo
Cambia el modo de pensar
Cambia todo en este mundo

Cambia el clima con los años
Cambia el pastor su rebaño
Y así como todo cambia
Que yo cambie no es extraño”.

Ecco, probabilmente è a queste parole che dovremmo pensare quando davanti a noi si pone un cambiamento, per quanto complicato e difficile sia. Pensare che nel mondo tutto cambia costantemente e che anche noi cambiamo, in fondo, non è così strano

Per ascoltare la canzone di Mercedes Sosa https://www.youtube.com/watch?v=0khKL3tTOTs

Per maggiori informazioni su come affrontare i cambiamenti http://www.irenemessina.it

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